Un defibrillatore in condominio puo’ fare la differenza!

Arresto cardiaco e defibrillatore

L’arresto cardiaco è una situazione clinica improvvisa caratterizzata dall’assenza o dall’inefficacia dell’attività cardiaca. In Italia ogni anno ci sono circa 70.000 decessi causati dall’arresto cardiaco; i fattori di rischio sono di diversa natura, il fumo, l’obesità e la predisposizione genetica sono i principali tuttavia oltre il 50% delle vittime non aveva sintomi precedenti di malattia coronarica.

Oltre alle difficoltà a prevenire questa patologia un altro problema riguarda la difficoltà nell’intervento in quanto i tempi utili sono molto ristretti; un intervento entro 5 min può infatti aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 75%; ogni minuto che passa i tassi di sopravvivenza diminuiscono del  10-12% e aumentano i rischi di danni neurologici dovuti dall’assenza di ossigeno al cervello.

Alla luce di questi dati si capisce che aspettare l’intervento del 118 non è sufficiente per salvare la vita a una persona colpita da arresto cardiaco ma bisogna intervenire il prima possibile per cercare di ripristinare un corretto ritmo cardiaco. La maggior parte dei ritmi cardiaci di arresto cardiaco improvviso sono dovuti alla fibrillazione ventricolare e l’unico strumento in grado di ripristinare un ritmo cardiaco efficace è il defibrillatore.

Negli ultimi decenni i defibrillatori hanno avuto uno sviluppo incredibile passando da essere delle macchine molto complicate destinate ad uso esclusivamente medico a macchine sofisticate ma molto semplici il cui utilizzo è alla portata di tutti. Gli attuali defibrillatori automatici di ultima generazione sono infatti in grado eseguire una diagnosi estremamente accurata del paziente verificando la necessità di effettuare la defibrillazione e di calcolare l’intensità della scossa in base alla persona che si trovano di fronte.

Grazie alla loro semplicità di utilizzo i defibrillatori stanno trovando sempre più spazio all’interno delle nostre città; oltre a essere obbligatori in tutti i luoghi dove viene praticata attività fisica anche a livello amatoriale (Decreto Balduzzi del 20 luglio 2013) li troviamo sempre più spesso anche in luoghi di aggregazioni come stazioni o piazze.

Il luogo dove però si concentra la maggior parte dei casi di arresto cardiaco è il condominio con una percentuale del 70%; avere un defibrillatore in condominio può fare la differenza tra la vita e la morte.
I condomini molto spesso sono a conoscenza dell’importanza del defibrillatore tuttavia sono spaventati (ingiustamente) dal contesto normativo; cerchiamo di fare chiarezza su alcuni punti: l’uso del defibrillatore per il personale non medico è un atto volontario; l’unico obbligo per un soccorritore è quello di chiamare il 118. La diagnosi circa la necessità o meno di effettuare la defibrillazione è effettuata dalla macchina quindi il soccorritore laico non corre alcun rischio circa la possibilità che gli venga attribuito l’esercizio abusivo della professione medica (art. 348 C.P.).

Se desideri far installare un defibrillatore nel tuo condominio richiedi subito un preventivo.